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Immagine del redattoreGruppo Sadel

A cosa serve il test del PSA (Antigene Prostatico Specifico)?

Il PSA è una proteina prodotta dalle cellule della prostata ed è presente in piccole quantità nel sangue. Il test viene eseguito per indagare un eventuale ingrossamento della prostata e quindi la presenza di una possibile malattia della ghiandola come un tumore.


Cos'è la sigla PSA?


La sigla PSA deriva dall’inglese Prostate Specific Antigen, ossia Antigene Prostatico Specifico. Si tratta infatti di una proteina prodotta “specificamente” dalle ghiandola prostatica, che viene riversata nel liquido seminale per ritardare la coagulazione e l’essiccamento dello sperma dopo l’eiaculazione. Una piccolissima quantità di PSA si diffonde nel sangue, dove è possibile rintracciarla e dosarla (valori normali: 0-4 nanogrammi – ossia miliardesimi di grammo – per millilitro di sangue).


Il controllo della prostata deve essere eseguito periodicamente da un medico specialista in urologia che, in fase di visita, oltre a ricostruire la storia clinica del paziente esaminerà le dimensioni e la consistenza della ghiandola attraverso un’esplorazione rettale e, se dovesse essere necessario, prescriverà l’esame di dosaggio del PSA.

Le problematiche legate alla prostata potrebbero presentarsi a qualsiasi età come le prostatiti che colpiscono anche i giovani a partire dai 20 anni. L’ipertrofia della prostata, l’ingrossamento o il tumore di questa hanno un’incidenza maggiore a partire dai 50 anni.





Come si esegue il PSA?


Il PSA si determina con un semplice esame del sangue. Per evitare falsi positivi si consiglia di astenersi da un’intensa attività fisica o sessuale nelle 48 ore precedenti all’esame, perché entrambe queste condizioni potrebbero innalzare i livelli del PSA nel sangue. Per lo stesso motivo, l’esame deve essere svolto almeno una settimana dopo un’eventuale esplorazione rettale e sei settimane dopo un’eventuale biopsia della prostata. Alcuni farmaci o prodotti di erboristeria per la cura della prostata possono mascherare i livelli alterati di PSA, per cui è importante segnalare al medico la loro eventuale assunzione.





E’ chiaro che per coloro che hanno familiarità per il carcinoma prostatico la prevenzione e quindi un esame del PSA deve essere effettuato a cadenza annuale ed è suggerito a partire dai 40 anni, invece, in assenza di familiarità è corretto condurre un’indagine di controllo della prostata ogni due anni a partire dai 50 anni.

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