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Farmaci scaduti: cosa succede?

La scadenza indicata sulle scatole delle medicine non è il risultato di uno studio di stabilità: tale data non stabilisce né l’inefficacia né un potenziale dannoso.

Alle case farmaceutiche, infatti, non viene richiesto di determinare quale sia la reale stabilità del prodotto.


La data di scadenza delle medicine viene definita in maniera arbitraria dal produttore; viene però garantito che la quantità del principio attivo e la potenza del farmaco rimangano sempre uguali all'interno di quel preciso periodo tra la produzione e la scadenza indicata.

"Ciò però non vuol dire che dopo la scadenza non ci siano dei rischi"- puntualizza il Dr. Pasina - "Da un punto di vista pratico ci sono degli studi di letteratura che hanno indagato se alcuni prodotti perdevano quantità di principio attivo o potenza. Analisi condotte su un numero alto di farmaci".

Ad esempio, uno studio pubblicato su Jama nel 2016 ha analizzato più 3mila lotti su 122 tipi di farmaci diversi e ha dimostrato come quasi il 90% di questi prodotti fossero stabili per oltre un anno dalla scadenza indicata. Mediamente la stabilità si aggirava intorno ai 5 anni e mezzo, con una grossa variabilità: oltre un anno, la percentuale di farmaci stabili era 90% e oltre i quattro anni, era del 12%.

Molto dipende dalle formulazioni: i medicinali liquidi sono quelli che hanno più probabilità di perdere di stabilità, mentre normalmente le compresse sono più durevoli.


Un altro studio del 2012, pubblicato sempre su Jama, parte da un caso specifico: in una farmacia al dettaglio vengono scoperti, nei loro contenitori originali e non aperti, 8 farmaci con 15 diversi principi attivi scaduti da tempo, 28-40 anni. Si decide così di effettuare un'analisi a distanza 'record' dalla data riportata nelle confezioni. Il risultato è che in 12 su 14 dei composti testati era presente ancora il 90% della concentrazione di principio attivo. Quindi, gli studi disponibili ci dicono che nel 90% dei casi, soprattutto per le formulazioni solide, non c'è una perdita del principio attivo. Il farmaco conserva stabilità e potenza anche a distanza di molti anni o molti mesi dopo la fine del periodo di stabilità indicato sulla scatola.



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