Il tumore al seno è la forma di cancro più diffusa e diagnosticata tra le donne.
Si tratta di una condizione alla cui insorgenza possono contribuire numerosi fattori, tra cui l'età avanzata, la familiarità, la presenza di mutazioni ereditarie in geni specifici, l'obesità, la terapia ormonale post-menopausale ecc... Il cancro al seno è una neoplasia curabile con successo; è fondamentale, però, che diagnosi e trattamento siano tempestivi.
Anatomia della Mammella: un breve ripasso
Per comprendere appieno un tema importante come il tumore al seno, è fondamentale conoscere, quanto meno a grandi linee, l'anatomia della mammella, in particolare di quella femminile. Ecco di seguito, quindi, un breve ripasso di questo elemento anatomico:
La mammella (o seno) è un rilievo cutaneo, pari e simmetrico, situato nella parte anteriore e superiore del torace, in corrispondenza del muscolo grande pettorale.
Nella donna, la struttura interna del seno comprende sostanzialmente tre diversi tessuti: il tessuto ghiandolare, il tessuto connettivo e il tessuto adiposo; inoltre, include un'importante rete di canali, chiamati dotti lattiferi, che collegano il tessuto ghiandolare al capezzolo.
Il tessuto ghiandolare è costituito da piccole unità funzionali, chiamate lobuli, che si organizzano in 15-20 complessi maggiori, denominati lobi o ghiandole mammarie, la cui forma e disposizione ricorda molto quella dei petali di un fiore. La funzione del tessuto ghiandolare è produrre il latte materno in presenza di determinati stimoli ormonali.
I dotti lattiferi servono a condurre il latte materno all'esterno del seno; quando raggiungono il capezzolo, infatti, si aprono all'esterno, consentendo la fuoriuscita del secreto.
Il tessuto connettivo circonda i dotti lattiferi e i lobi, e ha funzione di supporto.
Il tessuto adiposo, infine, riempie gli spazi vuoti tra il tessuto connettivo, il tessuto ghiandolare e i dotti; dalla sua disposizione e dalla sua quantità, dipendono forma e dimensioni del seno.
Tumore al Seno: le Tipologie
I medici distinguono due tipologie di tumore al seno: le forme non invasive e le forme invasive.
Alla categoria delle forme non invasive appartengono la neoplasia duttale intraepiteliale (anche nota come DIN) e la neoplasia lobulare intraepiteliale(conosciuta anche come LIN). Come suggerisce il nome, le forme non invasive si contraddistinguono per una proliferazione maligna di cellule tumorali che mancano della capacità di invadere i tessuti circostanti (è quindi una proliferazione limita a uno specifica area tissutale).
Nella categoria delle forme invasive, invece, rientrano il carcinoma duttale, il carcinoma lobulare e altre varianti decisamente meno frequenti delle precedenti, note come carcinoma tubulare, carcinoma papillare, carcinoma mucinoso e carcinoma cribriforme. Diversamente da quelle non invasive, le forme invasive si contrassegnano per una proliferazione maligna di cellule tumorali capaci di invadere e infiltrare i tessuti circostanti (si tratta quindi di una proliferazione che può diffondere negli altri tessuti e, perfino, raggiungere il sangue).
Neoplasia Duttale Intraepiteliale (DIN)
La neoplasia duttale intraepiteliale (DIN) è un esempio di carcinoma in situ; questo vuol dire che non le cellule tumorali che caratterizzano la neoplasia possiedono i caratteri morfologici e biologici di quelle maligne, ma, a differenze di quest'ultime, non hanno un potere infiltrativo e invasivo nei confronti dei tessuti limitrofi.
La neoplasia duttale intraepiteliale si caratterizza per una proliferazione di cellule tumorali maligne non invasive limitata ai dotti lattiferi (da cui l'uso del termine "duttale).
Esistono vari gradi di neoplasia duttale intraepiteliale:
Grado 1A (DIN 1A o atipia duttale piatta);
Grado 1B (DIN 1B o iperplasia duttale atipica);
Grado 1C (DIN 1C o neoplasia duttale intraepiteliale ben differenziata);
Grado 2 (DIN 2 o neoplasia duttale intraepiteliale moderatamente differenziata);
Grado 3 (DIN 3 o neoplasia duttale intraepiteliale scarsamente differenziata).
Neoplasia Lobulare Intraepiteliale (LIN)
La neoplasia lobulare intraepiteliale si contraddistingue per una proliferazione tumorale non invasiva limitata ai lobuli (il che spiega l'utilizzo del termine "lobulare").
Gli esperti riconoscono almeno due sottotipi di LIN:
L'iperplasia lobulare atipica e
La neoplasia lobulare intraepiteliale in situ, la quale è una forma di carcinoma in situ.
Carcinoma Duttale Invasivo
Il carcinoma duttale è la forma invasiva che scaturisce dalla proliferazione incontrollata di una cellula dei dotti lattiferi. Si tratta della tipologia invasiva più diffusa di tumore al seno: rappresenta, infatti, il 70-80% di tutte le forme di cancro del seno con caratteristiche invasive.
Essendo una forma invasiva, il carcinoma duttale ha la capacità di infiltrare i tessuti adiacenti e, addirittura, di disseminare le sue cellule maligne nel sangue, innescando il fenomeno delle metastasi.
Carcinoma Lobulare Invasivo
Il carcinoma lobulare è la forma invasiva che origina dalla proliferazione fuori controllo di una cellula dei lobuli. Questa condizione contraddistingue il 10-15% di tutti i casi di tumore al seno di natura invasiva, il che la colloca, per frequenza, immediatamente dopo il carcinoma duttale.
Trattandosi di una forma invasiva, il carcinoma lobulare è in grado di infiltrare i tessuti adiacenti e, perfino, di raggiungere il sangue, dando origine al fenomeno delle metastasi.
Altri Carcinomi Invasivi
I carcinomi tubulare, papillare, mucinoso e cribriforme sono forme invasive di tumore al seno poco comuni, che tutte insieme coprono la percentuale rimanente di casi di cancro al seno a carattere invasivo e infiltrativo.
Senti che c'è qualcosa che non va? Consulta il medico e fai tutte le analisi necessarie!
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